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God Save the Mankind è una mostra personale di Mauro Maffezzoni che propone la sua ultima produzione pittorica e un’istallazione side specific.
“God save the mankind” presenta i lavori di Maffezzoni come fossero dei post-it collegati tra
loro per formare un grande mosaico. I dipinti possono essere su telaio, raccolti in cartelle
trasparenti, rifiniti con laccetti, cuciti tra loro, sciolti senza soluzione di continuità.
Una visione del mondo contemporaneo fatta attraverso l’immediatezza e l’improvvisazione tra
frasi, immagini pop, astratte, cover, ecc, con l’augurio che Dio salvi il genere umano.
Il lavoro di Maffezzoni è caratterizzato, come ricorda Giovanni Frangi, da «un gesto distratto e
sprezzante. Ha un ritmo da fioretto e capacità di sintesi, corre rapido e non si ferma a guardare,
ogni tanto colpisce al cuore, mai sotto la cintura, viaggia in treno, predilige il formato da
appartamento».
Nel caso di “God Save The Mankind”, a differenza dei suoi primi lavori, il ritratto d’insieme è
definito dalla certosina attività di rammendare le forme delle singole tele, come se fossero
delle tessere di un fantastico mosaico, che nell’insieme tentano di educare i feroci colori in un
pacato equilibrio d’insieme.
Mauro Maffezzoni nasce a Rovereto nel 1960. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Allievo di Luciano Fabro all’Accademia di Brera ai tempi dell’esplosione della pittura transavanguardistica, Maffezzoni tiene fede all’uso dello strumento pittorico come mezzo espressivo-comunicativo, passando da un utilizzo catalogatorio della pittura alla riproposizione della pittura di genere. Nel 2006 ha esposto Cover Cremonesi presso il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona e nel 2007 ha tenuto la sua ultima mostra Painting shuffle presso la Galleria Luisa Delle Piane di Milano. Il suo lavoro si è sempre indirizzato verso una pittura di cover, di vedute e immagini strane da cui la sua fantasia è colpita. Vive e lavora tra Milano e Cremona.