
NICOLETTA BORRONI – Pittura strutturale
14 Marzo 202521 maggio - 26 giugno 2025

Giovanni Frangi. Cantando sotto la Pioggia
Dopo 15 di attività la Galleria Monopoli chiude i battenti della sede di via Ventura per cercare nuove avventure. Nel 1995 Pietro Monopoli ha aperto il suo primo spazio a Pavia, in via dei Liguri 3, dedicandosi in particolare alla presentazione di giovani artisti suoi compagni di strada, fra tutti va ricordato in particolare Davide Nido. Nel 2010 grazie al supporto di Giuseppe Beretta, un suo amico e appassionato collezionista, Pietro Monopoli decide di aprire lo spazio in Via Ventura a Milano, dove stava per nascere un polo espositivo legato alla nuova sede della galleria di Massimo De Carlo. Qui ha svolto un’attività serrata proponendo sei o sette esposizioni ogni anno, dedicate ad artisti di stili e di generazioni differenti. Questa poliedricità di interessi ha fatto sì che la Galleria Monopoli sia diventata non solo luogo espositivo ma centro di dialogo, di cortocircuiti tesi a intrecciare nuovi rapporti. A testimoniare in questo modo il ruolo fondamentale che possono avere le gallerie nel complicato sistema dell’arte troppo spesso distratto da mille suggestioni. La frequentazione del maestro Claudio Olivieri e l’amicizia con Flaminio Gualdoni sono stati per Pietro un suggerimento e un punto di riferimento costante, nelle scelte e nella realizzazione delle mostre.
In questo modo la programmazione di questi 15 anni di attività ha portato a presentare artisti provenienti da esperienze diverse. Tra i “maestri” presentati in Via Ventura vanno ricordati Piero Fogliati, Nanni Valentini, Franco Mazzucchelli, Alberto Garutti, Antonio Scaccabarozzi, Dadamaino, Vasco Bendini, Aurelio Amendola, Gina Pane, Salvatore Falci, Sergio Dangelo, fino a Michele Zaza. Invece tra le mostre dedicate alle nuove leve sono significative quelle dedicate a Matteo Negri, Mauro Maffezzoni, Raffaele Cioffi, Michela Pomaro, Andrea Chiesi, Nicoletta Borroni, Jacopo Stoppa e Davide Baroggi.
In occasione di questo “arrivederci” Pietro Monopoli presenta Cantando sotto la pioggia, una personale di Giovanni Frangi. L’artista milanese, legato da una lunga amicizia con il gallerista e alla sua attività, presenta un nuovo ciclo di lavori realizzati per l’occasione, tutti risolti con il bianco e il nero, un metodo grazie ala quale il lavoro di Frangi trova forza grazie una riduzione drastica del linguaggio cromatico. L’artista affronta un soggetto a lui caro: “Heliconia Paradise”, una particolare pianta esotica di cui l’artista aveva scattato nel 2012 una serie di immagini a Fuerteventura. Nei suoi lavori Frangi seziona la pianta, fissando dettagli e punti di vista, quasi ruotandovi attorno con continui ribaltamenti di prospettiva. La mostra è costituita da una installazione di 12 opere su carta tutte di uguale misura (50x60 cm.) e da 9 dipinti su tela di dimensioni differenti. Con questi nuovi lavori Giovanni Frangi mette a punto, con un linguaggio di linee e di segni, un suo personale alfabeto, quasi una scrittura di andamento egizio. Sarà pubblicato un catalogo con un testo di Flaminio Gualdoni.