
Galleria Monopoli nell’articolo Arte contemporanea a Milano
3 Gennaio 2020
Piero Fogliati – XNL Piacenza Contemporanea
15 Febbraio 202029 gennaio | 07 marzo 2020
Orari di apertura: martedí – sabato | 14.00 – 19.00
Pittura nei suoi elementi fondanti: il colore, la materia che si espande con esuberanza sul supporto e le
infinite stratificazioni che si riescono a sovrapporre nella minima superficie bidimensionale che ne
costituisce il reame. La Galleria Monopoli è lieta di annunciare la prossima apertura della mostra
Affioramenti, esposizione monografica sulla produzione recente di Italo Bressan (Vezzano, TN, 1950),
in grado di dare conto di un’attività che, dagli anni Settanta, si interroga con autonomia e indipendenza
sul colore e il segno pittorico. Nei decenni della sua produzione, Bressan ha infatti svolto una ricerca
allo stesso tempo sperimentale e collegata alla lunga tradizione del dipingere, evitando di farsi
incasellare nei movimenti e nelle facili etichette su cui si è mossa parte della pittura d’astrazione della
seconda metà del Novecento. Attraverso una pratica manuale dai caratteri quasi alchemici che si
confronta con una grande varietà di tecniche e supporti anche extra-pittorici, il lavoro di Bressan “porta
alla luce” frammenti di visioni e forme che, come in aggregazioni minerali, affiorano sul campo ottico
dell’osservatore. Una pittura che si rivela altamente fisica e concreta, che nasce dalla materia, ma che
riesce anche a farsi mentale e psicologica, arrivando a suggerire toni e sviluppi formali che si
completano in una percezione intellettuale.
In mostra sono esposte opere realizzate a olio su carta e altre a olio su vetro, vero specifico della sua
ricerca in cui l’autore lavora “per via di contrario”, depositando per primi, negli strati più bassi, quelle
velature pittoriche che saranno poi le più visibili e in primo piano a opera conclusa. Snodo centrale del
progetto espositivo risulta poi la grande installazione realizzata attraverso cinque moduli giustapposti
dove una raffinata dinamica di sovrapposizione, cancellature, manifestazioni e offuscamenti
restituiscono quella poetica dell’affioramento con cui Bressan ha costantemente celebrato e
problematizzato il dominio della visione come quello del dipingere.
Gabriele Salvaterra